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Sakidō - progetto di cura, prevenzione e sensibilizzazione al fenomeno del ritiro sociale in adolescenza

Sakidō, parola che in giapponese significa "ripartire", "riavviare il sistema", in questo caso relazionale e di crescita; lo stesso termine, senza accento, significa "preoccupazione", che spesso caratterizza i vissuti delle famiglie.

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Ritiro sociale in adolescenza: di cosa stiamo parlando?

Osserviamo un fenomeno in espansione che vede alcuni adolescenti ritirarsi, non accedendo ad alcuna forma di mediazione con il mondo. Altri individuano in internet l’unica possibilità di accesso al sapere (ricerca di informazioni), di simbolizzazione (avatar e giochi di ruolo) e di relazione con gli altri (contatto mediato da chat e cuffie con microfono). Questi ragazzi si rifugiano in occasione di gravi crisi evolutive, in una sorta di auto ricovero che, contemporaneamente, esprime il disagio e un primo tentativo di risolverlo. Conosciuti anche come Hikikomori, i ragazzi che si trovano a vivere questa condizione faticano a trovare risposte valide, unitamente alle loro famiglie.

Contatti

Coordinatrice: Dott.ssa Silvia Levati

mail: sakido@laquilonescs.it

oppure: silvia.levati@laquilonescs.it

tel: 392.9772475

Cosa fa Sakidō

Il progetto prevede la realizzazione di una serie di azioni che partono dall’individuale per arrivare al collettivo. Affinché Sakidō abbia un effettivo impatto, non si può limitare alle azioni di cura necessarie quando il problema è conclamato, ma crediamo sia indispensabile agire in un’ottica di prevenzione. Per questa ragione, il progetto prevede azioni sia di cura e presa in carico, sia di sensibilizzazione e prevenzione rivolte a ragazzi e comunità educante.

Azioni rivolte ai minori:

  • Presa in carico individualizzata con psicoterapia;

  • intervento educativo al domicilio;

  • laboratori in piccolo gruppo volti allo sviluppo di competenze relazionali, creative e trasversali.

  • Sperimentazione di laboratori di prevenzione nelle scuole.

  • Attività in piccolo gruppo per adolescenti per lo sviluppo di competenze trasversali da realizzare direttamente nelle scuole.

  • Creazione di podcast e video di sensibilizzazione pensati e creati dai ragazzi per i ragazzi.

Azioni rivolte agli adulti:

  • Consulenze per i genitori;

  • Sportello online di consulenza (sportello ritiro sociale) per insegnanti e genitori in collaborazione con tutte le scuole della provincia di Varese.

  • Gruppi di sostegno per genitori;

  • Formazione dedicata a personale docente, educatori ed assistenti sociali.

Azioni rivolte alla comunità:

  • Eventi di sensibilizzazione ed informazione sul tema rivolti all’intera comunità

  • Realizzazione di una ricerca azione

  • Costruzione e realizzazione di un sito internet e di strumenti multimediali di informazione e comunicazione

  • Convegno finale di confronto e restituzione risultati del lavoro

ATTIVAZIONE DI COMUNITÀ

 

Vuoi sostenere Sakidō?

Il nostro obiettivo è che Sakidō non resti “solo” un progetto temporaneo, ma che diventi invece un servizio stabile per il nostro territorio. Per farlo abbiamo bisogno del tuo aiuto. Se vuoi contribuire, ecco le coordinate per farlo!

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Fai una donazione liberale sul conto di Società Cooperativa Sociale L’Aquilone, presso Banca Etica. Iban: IT49O0501810800000017272972

Approfondimenti: è on line il sito di progetto 

Se desiderate sapere di più sul tema del ritiro sociale in adolescenza ed approfondire la conoscenza del progetto Sakidō, potete visitare il sito dedicato al progetto: www.sakido.it.

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Qui troverete contatti, letture di approfondimento, storie, opportunità informative e formative.

Vi sarà inoltre possibile iscrivervi alla Newsletter per rimanere sempre aggiornati su quanto accade e ricevere notizie dettagliate, puntuali e interessanti. Un modo in più per entrare in contatto sensibile con il tema del ritiro sociale in adolescenza. 

 

Potrete inoltre ascoltare i podcast realizzati dagli studenti delle Scuole Superiori della Provincia di Varese in diversi cicli di project work condotti in altrettanti Istituti Scolastici.

 

Una voce, tante voci.

Quelle di giovani studenti che interpretano storie che descrivono ipotetici mondi di solitudine e di ritiro sociale. Questi sono i podcast del progetto Sakidō, podcast fatti di storie possibili raccontate da voci possibili.

DA ASCOLTARE FINO ALL'ULTIMO SECONDO. Li trovi Qui

Dicono di noi:

Sul web

CON MAGAZINE

VISIONI

DI INSIEME

HIKIKOMORI: IN ITALIA OLTRE 100 MILA GIOVANI NELLE STANZE DELLA SOLITUDINE. MA USCIRNE SI PUÒ.

Secondo le stime, almeno 100 mila ragazzi in Italia scelgono il ritiro sociale volontario, ma la cifra potrebbe aumentare a causa della scarsa consapevolezza del fenomeno, spesso scambiato per introversione, e dell’isolamento da pandemia, che ha fortemente compromesso la capacità degli adolescenti di relazionarsi con gli atri.

Guarda la video inchiesta e leggi l'articolo a questo link

PERCORSI

CON I BAMBINI

Iniziamo a parlare di Sakido e di ritiro sociale sul blog "Percorsi Con i Bambini", un luogo in cui le singole esperienze territoriali vengono messe a valore in un grande racconto collettivo per una comune causa: una comunicazione volta non solo a informare e narrare processi e risultati, ma anche e soprattutto orientata a facilitare e accompagnare modelli di “comunità di pratiche”, capaci di generare nuovi processi e nuove innovazioni nelle realtà locali interessate.

  • Spesso mi chiedono chi siano gli “hikikomori

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  • Le Mattine di Sakido: Ripartire da piccole esperienze concrete e dalle relazioni, chiave di volta di ogni possibile cambiamento.

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  • La proposta di un laboratorio di Arteterapia ai nostri ragazzi, un lavoro collettivo a fine percorso. Si è trattato di una scommessa nella scommessa, poiché il lavoro corale presuppone l’intreccio, la mescolanza di espressioni, la vicinanza; un disegno collettivo obbliga a toccarsi, a cambiare lo spazio in cui si lavora, a condividere il materiale con gli altri. Ciò che diventa importante è rispettare il confine e lo spazio altrui, senza invasione, ma senza nemmeno escludere la possibilità dell’incontro e dello scambio. Quest’ultima ci sembra una bella metafora della possibilità che le ragazze si sono concesse, traslabile anche in altri ambiti della loro esperienza e quasi incredibile considerata la difficoltà relazionale iniziale da cui arrivavano.

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  • ... E appena i microfoni si accendono, accade la magia. Attraverso la scrittura e il montaggio dei podcast, i ragazzi riescono a delineare con straordinaria efficacia le loro esperienze, i loro timori, le loro speranze. La difficoltà di relazionarsi con gli adulti e le aspettative degli altri. I pregiudizi, gli stereotipi. La paura di sbagliare ma anche il desiderio di sperimentare. Nei podcast prodotti dagli studenti c’è tutto questo, e poi ci sono – sempre più spesso – le tracce di quel disagio ormai già divenuto patologia

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  • ... Ed è così che Amanda intercetta e, delicatamente, tratteggia il Ritiro Sociale. Non ne parla direttamente, ma riesce comunque a raccontarlo molto bene. Rimane sullo sfondo, come un paesaggio sfumato all’interno del quale i personaggi si muovono, abitano, provano a mettere in discussione le distanze – siderali – che li separano. 

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  • ISOLE: un’installazione immersiva che prova a far vivere al pubblico in prima persona cosa significa il ritiro sociale, al di là dello stereotipo e del sentito dire. “Entra e siediti sulla sedia” Un ragazzo sorridente scosta la tenda d’ingresso e ti porge le cuffie da indossare “Prenditi il tempo che serve e, quando avrai finito, ti aspettiamo qui per dirci cosa ne pensi”. Inizia così ISOLE, l’installazione per conoscere il Ritiro Sociale realizzata all’interno del progetto Sakido, insieme a un gruppetto di adolescenti sensibili al tema.

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Un nuovo modello di welfare

"In un momento storico in cui gli enti pubblici faticano a rispondere ai bisogni e alle emergenze sociali del territorio, l’intervento sinergico e integrato del terzo settore, abbandonando le mere logiche competitive tra cooperative, apre la visione a un nuovo scenario in cui i diversi operatori sociali mettono in comune esperienze, risorse e visioni aziendali per un nuovo modello di welfare".

E non stiamo dando i numeri...

Nell’arco dei tre anni di progetto saranno 1500 i giovani che beneficeranno direttamente delle attività di Sakidō

L’azione di Sakidō non si rivolge solo agli adolescenti, ma in un’ottica di completezza dell’intervento ed efficacia nella risposta, tramite percorsi formativi e consulenze, coinvolge circa 400 genitori e più di 500 membri della comunità educante, tra insegnanti e operatori sociali.

10 i partner, tra privato sociale e istituzioni.

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