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LuCi - Servizio Affidi e prossimità familiare

“Vorremmo che le nostre case si accendessero di un’energia nuova, energia che si riceve, energia che si dona,

e le nostre comunità la potessero conservare e diffondere”.

LE PREMESSE ed IL CONTESTO

L'affidamento familiare è una tra le possibili e necessarie risposte per le famiglie che vivono temporaneamente una difficoltà; una risposta attuale, accurata, impegnativa, che coinvolge molti e differenti soggetti, ma di cui i protagonisti sono il bambino e le sue relazioni, ovvero la sua famiglia e la famiglia affidataria.

La Legislazione nazionale prevede che un minore temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo, può essere affidato ad un'altra famiglia o ad una persona singo­la, o ad una comunità di tipo familiare, al fine di assicurargli il mantenimento, l'educazione e l'istruzione. ​​

  • Ente capofila: UdP di Luino

  • Partner: UdP di Cittiglio

  • Gestione del Servizio: L'Aquilone scs.

  • Coordinatrice: Dott.ssa Paola Paratore

  • Operatrice di rete: Dott.ssa Francesca Massafra

  • email: servizioaffidiluci@laquilonescs.it

  • tel: 349.0500083 - martedì dalle 9.00 alle 13.00 e venerdì dalle 14.30 alle 18.30.

Il progetto si diffonde con le proprie azioni nei Piani di Zona di Luino e Cittiglio.

La pratica di tale istituzione negli anni ha sviluppato forme diverse, non solo nel campo dell’accoglienza dei minori, ma anche in quello della prossimità familiare, che ha come finalità la valorizzazione delle risorse all’interno della comunità locale con forme di supporto ed accoglienza tra famiglie, secondo i principi della solidarietà sociale e del welfare di comunità.

La nascita di un Servizio Affidi e Prossimità familiare sui territori di Luino e Cittiglio si è resa possibile grazie al lavoro svolto durante il 2021 e tutto il 2022 con Il progetto FA.RE. – Famiglie in rete. Si è trattato di una sperimentazione di un sistema complesso di azioni, finalizzate a:

  • sostegno delle famiglie di origine e affidatarie

  • promozione della cultura dell’accoglienza sui territori

  • accompagnamento dei nuclei familiari interessati alla formazione in vista di una propria candidatura

  • proposta di forme di affiancamento della coppia minore/genitore

  • condivisione di una metodologia di lavoro con le operatrici dei Servizi sociali

Questa sperimentazione ben riuscita ha portato alla nascita di un nuovo Servizio Affidi e prossimità familiare.

Il Servizio Affidi sovrazonale (SAS) diventa un punto di riferimento visibile e stabile sul territorio, che ha il compito di catalizzare risorse familiari adeguate, senza le quali non è possibile attivare l’accoglienza. 

Poster LuCi.png

METODOLOGIA DI LAVORO

  • Sensibilizzazione del territorio e promozione della proposta di accoglienza familiare attraverso momenti di condivisione e di incontro. Questo permette di aumentare la conoscenza intorno all’affido, e di presentarlo come una proposta di cittadinanza attiva

  • Incontri di conoscenza e approfondimento in cui è possibile rispondere alle numerose domande che circolano attorno al tema dell’affido e della prossimità

  • Formazione: un percorso di 4 incontri in cui le due formatrici (assistente sociale e psicologa) lavorano con il gruppo dei genitori. I temi riguardano i tempi e gli spazi dell’accoglienza, la relazione emotiva, gli stili educativi, le regole del patto e la fatica dell’attesa. 

  • Valutazione: per le famiglie che intendono continuare il percorso. Partendo dai risultati del percorso formativo portati dalla famiglia, si lavora alla possibile costruzione del progetto di affido o affiancamento: si fa la visita a casa, si approfondiscono le motivazioni personali, di coppia, e ci si confronta con le varie modalità possibili di affido. Nell’ultimo incontro le operatrici condividono con la coppia una restituzione finale di tutti gli elementi emersi, punti forza e di debolezza.

  • Banca dati rete famiglie: la famiglia che dà la sua disponibilità in forma consapevole e adeguata compila una scheda di preferenza rispetto alle varie forme di all’affido o all’affiancamento, ed entra a far parte della rete delle famiglie per l’accoglienza

  • Collaborazione con i Servizi sociali e specialistici (tutela minori): spesso avviene un contatto preliminare, in cui ci si confronta e il Servizio Affidi può offrire un’azione consulenziale e orientativa. Segue poi la segnalazione, che viene analizzata in equipe per approfondirne la fattibilità e sostenibilità. Un secondo momento di condivisione con i Servizi permette di definire la tipologia di intervento, le modalità di coinvolgimento della famiglia di origine e i tempi di attivazione dell’abbinamento.

  • Preselezione famiglie e abbinamento: prevede la valutazione della fattibilità del progetto di affido/prossimità familiare ipotizzato dai Servizi Social comunali, elaborando l’ipotesi di abbinamento minore-nucleo affidatario o famiglia/famiglia accogliente sulla base di un sistema di criteri e strumenti condivisi. Segue la proposta alla famiglia preselezionata, e nel caso di accettazione della proposta si programmano gli incontri per favorire la conoscenza reciproca dei soggetti coinvolti.

  • Il gruppo di sostegno a cui partecipano le famiglie che stanno sperimentando un progetto di accoglienza. Offrire alle famiglie la possibilità di confrontarsi, di condividere, di chiedere aiuto in una dimensione alla pari, ma facilitata da una coppia di operatrici, è un elemento fondamentale. 

ASPETTI INNOVATIVI

LuCi, prevede, oltre al sostegno alle famiglie affidatarie durante tutto il percorso di accoglienza,

  • una proposta di SUPPORTO PSICO-PEDAGOGICO alla FAMIGLIA DI ORIGINE (il cui figlio è in affido) Quest'ultima ha come finalità principale, quella di lavorare con la famiglia e per la famiglia per recuperare competenze e risorse che, temporaneamente, sono ritenute insufficienti a garantire ai figli un percorso di crescita adeguato. Gli operatori lavorano insieme ai nuclei familiari individuati, cercando di sostenere alcuni nodi critici e alcune fragilità che è la famiglia stessa ad aver portato alla luce e che sente necessari per il raggiungimento di un maggior benessere, finalizzato nel tempo, al ricongiungimento con il minore in affido.

  • L'attuazione di interventi di PROSSIMITà FAMILIARE. ossia forme di supporto ed accoglienza tra famiglie secondo i principi della solidarietà sociale e del welfare di comunità. La prossimità familiare si sostanzia in progetti di “affido leggero” per minori da 0 ai 18 anni e di “affiancamento familiare” per coppie con minori o per nuclei monogenitoriali.

AFFIDO LEGGERO

L’affido leggero è un intervento a scopo principalmente preventivo. Ove il Servizio Sociale intercetta nuclei familiari fragili dal punto di vista educativo, può proporre alla famiglia di farsi sostenere da un’altra famiglia che accoglie in alcuni momenti della settimana (generalmente 1-2 pomeriggi o intere giornate, senza pernottamento) figlio, dedicando particolare attenzione alla cura, all’educazione e alla proposta di contesti stimolanti e socializzanti (sport, attività ricreative, ecc).

AFFIANCAMENTO FAMILIARE

Risponde ai bisogni delle famiglie con figli che si sono infragilite a seguito di eventi o fasi critiche di vita (separazioni, trasferimenti da altro territorio, precarietà lavorativa ed economica,...) e che non hanno attorno a sé una rete parentale, amicale o sociale di sostegno. L’affiancamento prevede che una famiglia volontaria “affiancante” diventi un punto di riferimento per una famiglia che necessita di “essere affiancata” così da ridurre la sua solitudine, implementare una maggiore integrazione all’interno del territorio e sostenere la capacità della famiglia di riorganizzarsi al suo interno a seguito dell’evento critico

IN PROGRAMMA:

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